Malattia parodontale o parodontite: misure di prevenzione e consigli di igiene orale
Ogni paziente visitato deve essere indirizzato verso una buona pratica di igiene orale. È doveroso intercettare precocemente eventuali patologie che possono determinare I’insorgenza e/o la progressione della malattia parodontale.
Alla stessa stregua, é doveroso adottare ogni misura atta a disincentivare l’abitudine al fumo, al fine di educare il paziente all'igiene orale.
Nei soggetti che non riescono a controllare, con l’igiene orale personale, il processo infiammatorio a carico dei tessuti gengivali e nei soggetti con patologie sistemiche favorenti I’insorgenza di malattia parodontale, é importante effettuare I’igiene orale professionale almeno 2 volte all’anno.
Negli stessi individui, é, altresì, consigliato il controllo chimico della placca batterica, tramite sciacqui con colluttori. La prevenzione della malattia parodontale deve basarsi sul profilo di rischio individuale attraverso trattamenti personalizzati.
L’utilizzo di un collutorio in associazione con le usuali procedure di igiene orale determina significativi vantaggi rispetto al non uso nei confronti dell’accumulo dei biofilm orali sulle superfici dentarie. L’evidenza di tale vantaggio é significativa per le seguenti molecole attive:
- Clorexidina;
- Oli essenziali;
- Delmopinolo;
- Cetilpiridinio cloruro;
- Sanguinaria;
- Zinco+triclosan.
Clorexidina ed oli essenziali godono del maggior numero di studi clinici randomizzati. Tali molecole sono in grado di migliorare gli indici di flogosi gengivale e ridurre la quantità di placca batterica in modo significativo.
Pertanto, ai fini della tutela della salute e dell'igiene orale é utile ed appropriato suggerire ai pazienti che non abbiano un adeguato controllo di placca la costante utilizzazione di collutori come supporto alle tradizionali tecniche di rimozione meccanica dei biofil orali pur tenendo in debita considerazione l’eventuale insorgenza di possibili effetti collaterali quali la colorazione delle superfici dentarie.
La diagnosi di eventuale malattia parodontale deve essere effettuata da tutti gli odontoiatri, su tutti i pazienti, su tutti gli elementi dentali.
Per un corretto accertamento diagnostico sono necessari:
- Una dettagliata anamnesi;
- Un esame obiettivo locale;
- L’esecuzione di esami radiografici;
- L’esecuzione ev. di esami di laboratorio e esame microbiologico.
Anamnesi medica e dento-parodontale
Particolare attenzione deve esser posta nella ricerca di taluni fattori che possono influenzare l’insorgenza e la progressione della malattia parodontale quali:
- Fumo;
- Farmaci che influenzano gli aumenti di volume gengivale (nifedipina, difenilidantoina,
- ciclosporina);
- Diabete e alcune malattie sistemiche e genetiche rare (tra cui: S. di Ehlers Danlos, S. di
- Papillon-Lefevre).